venerdì 16 dicembre 2011

Capitolo 24
BPOV
Dopo aver preso accordi al tavolo, ci separiamo.
Mi sembra surreale. 
In fin dei conti Tanya non è una stupida. Deve aver sempre sospettato qualcosa.
Eppure ha acconsentito a questo sciocco piano suicida.
Edward, come lei e Micheal, non lascia trasparire alcuna emozione.
Io mi sento invece catapultata indietro nel tempo di tre anni. 
Sono davvero l’unica a sentirmi profondamente turbata da questa situazione?
Tra poco saremo noi due. solo noi due come allora. Ed io sono terrorizzata al pensiero della ferita che sta per essere riaperta.
Dover gestire tre anni senza di lui era già stata un’impresa al limite delle mie capacità di gestione emotiva. Ma niente sarebbe stato, al confronto con il ritrovarmi in sua presenza, esposta alle sue parole, ai suoi gesti.
In quattro arriviamo all’elegante ingresso dell’albergo.
Ci salutiamo.
Michael e Tanya si uniranno ad altri in un locale esclusivo per una festa che durerà tutta la notte.
Io ed Edward saliremo nella sua suite. Teoricamente a parlare di lavoro. 
Entrambi sappiamo che ciò non accadrà.
Loro escono dalla porta principale e spariscono nella notte su di un taxi.
Noi rimaniamo a fissarci .. e così senza una ragione .. mi viene da ridere .. e lo faccio.
E’ folle, ma ho deciso di darmi una tregua. 
Ho deciso di vivere questa notte senza retropensieri, senza ricordi, senza preoccupazioni, senza rancore.
Succeda quel che succeda.
Lui sembra perplesso, ma poi i suoi occhi si ammorbidiscono ... si illuminano e ride con me... ridiamo fino alle lacrime per l’assurdità della situazione. 
E sembriamo due ragazzini .. non due adulti che sarebbero stati disposti a scannarsi per un contratto fino ad un’ora fa.
Con il sorriso sulle labbra ci dirigiamo verso l’ascensore.
“Sembra che alla fine tu verrai davvero nella mia suite”  dice lui ancora sorridendo
“Mi sembra incredibile” rispondo con un sospiro.
Si aprono le porte della cabina ed entriamo da soli. Le porte si chiudono dietro di noi.
E non ridiamo più, l’atmosfera cambia velocemente.
La sua mano grande si infila tra i miei capelli alla base del collo e avvicina il mio volto al suo.
“Come mi sei mancata .. Dio ... non hai idea .. sono impazzito .. impazzito ....”
“Edward...”
“Non dire ... nulla ... ti prego ... lo so ... è stata colpa mia .... non sai quante volte mi sono dato del coglione per avere fatto quello che ho fatto ... per averti trattata così ...ma ti prego ... Isabella ... dammi anche solo l’opportunità di parlare ....di spiegarti ... poi ... se vorrai ... ti lascerò andare ... ti lascerò tutto... ti lascerò anche questo contratto del cazzo... ma non chiudermi le porte in faccia un’altra volta ... ti prego ...”
E come se questi tre anni non fossero passati... e come se tutto il male che ci siamo fatti non fosse mai esistito... mi trovo ad alzare il mio viso verso il suo e a fare l’unica cosa giusta.
Le mie labbra sono sulle sue, dapprima leggere, poi insistenti.
La sua bocca si apre alla mia e la sua lingua calda e dolce si fa strada piena di desiderio e passione.
Non riesco a reprimere il gemito che il piacere di essere di nuovo con lui.
E sento che la mia è una battaglia persa. 
Lo è sempre stata. 
Sento il suo corpo reagire.
Sento il suo sesso duro come il marmo premere sul mio stomaco.
E so che non è più possibile tornare indietro. Non avrebbe senso. ma sopratutto in questo momento non mi interessa.
Le porte dell’ascensore si aprono direttamente nell’ingresso della sua suite in cima al grattacielo.
Senza staccare le nostre labbra entriamo e in un secondo mi ritrovo contro una parete, morbida, ricoperta di alcantara vellutata.
Le sue mani sulle mie cosce alzano il vestito,ed arrivano leggere e delicate ai bordi delle mie mutandine.
Le mie lo aiutano a liberarmi dall’inutile impedimento.
E poi passano alla sua cintura e all’apertura dei suoi bellissimi e costosissimi pantaloni.
I suoi occhi sono chiusi.
Come se temesse di riaprirli e scoprire che si stia trattando di un gioco della sua mente.
“Guardami .. ti prego...”
E i suoi occhi si aprono, verdi come non mai, lucidi di desiderio e pieni di un’emozione che ho paura anche solo di nominare.
Amore.
Senza distogliere il suo sguardo dal mio, con le mani raccoglie le spalline del mio vestito e le fa scendere, lasciandomi a seno scoperto.
Il suo sguardo è incredulo, gli occhi enormi lucidi.
E avvicina il suo viso, per un istante si appoggia con la sua guancia al mio petto e lo tengo tra le braccia, completamente travolta dall’intensità di quello che sento
“Isabella ... ti prego .. non mi lasciare più ... troveremo una soluzione a tutto ... ti racconterò tutto .. ma non mi lasciare mai più ... ne morirei..”
“Ma io non ti ho mai lasciato... non lo vedi anche tu? ... non lo senti ....? Non senti come io sia tua ... lo sono sempre stata ... Dio  sa se non avrei voluto chiudere con te Edward Cullen .. ma non ho scelta... non l’ho avuta da quella sera .. mai...”
E mi è chiaro, come mai prima d’ora, che la mia non è vita senza di lui. Che non ho vissuto in questi tre anni, e che la mia è stata soltanto una grigia sopravvivenza.
E se anche domani il mio mondo venisse annientato da ciò che sto per fare, non sarei in grado di fermarmi e rinunciare per un altro secondo all’uomo che amo.
Edward.
Le sua mano raccoglie con sicurezza la mia gamba fermandola contro il suo bacino e poi l’altra e mi trovo sospesa e intrappolata tra il suo corpo forte e il muro dietro di me.
Senza dire una parola mi solleva di quel poco che gli serve per allineare il suo sesso al mio.
E lentamente mi penetra, centimetro per centimetro, fino in fondo.
E così si ferma per qualche istante, fissandomi con un’intensità che non ho mai visto prima nei suoi occhi.
Poi inizia a muoversi dentro di me. Avanti e indietro.
Il nostro respiro affannato come unico sottofondo, la bocca semi aperta, gli occhi socchiusi per la sensazione irreale.
Le mie mani si aggrappano ai suoi capelli ed, incapace di resistere, oltre il mio bacino si muove ad incontrare il suo a rendere le sue spinte impossibilmente profonde ancora più efficaci, ancora più potenti.
Senza staccare il mio corpo dal suo, mi tiene stretta a se e cammina verso il grande tavolo della sala, fino a raggiungerne il bordo e mi ci siede sopra.
Non ho la forza di separarmi da lui e dunque non mi sdraio all’indietro.
Sgancio le caviglie da dietro la sua schiena ed appoggio i miei piedi sul bordo del tavolo, per rendere la penetrazione così profonda da essere quasi dolorosa.
Ho bisogno di sentire tutto, di sentire il suo corpo nel mio così come l’ho sognato dall’ultima volta in cui siamo stati insieme,
Una sua mano fa il giro intorno a me e si appoggia sulla mia schiena,  tenendomi vicina a sè, l’altra prende il mio viso tra le mani e lo avvicina al suo suo. La sua lingua comincia a disegnare i contorni delle mie labbra e poi si fa strada nella mia bocca aperta ed inizia con calma e dedizione a baciarmi, a giocare con le nostre lingue.
I suoi colpi lunghi e profondi sono insopportabilmente lenti e intensi.
La mia testa cade all’indietro, ma la sua bocca continua a venerare il mio corpo scendendo dalla mandibola al collo ai miei seni.
Il suo ritmo aumenta e comincio a sentire il piacere crescere, passaggio dopo passaggio. Carezza dopo carezza, bacio dopo bacio.
E’ così duro e grande e caldo e pulsante. 
E dentro di me è semplicemente perfetto. Come se i nostri corpi fossero stati creati per incastrarsi senza difetto, Come se i nostri corpi fossero stati creati per unirsi così profondamente da diventare uno solo.
Mano a mano che l’intensità del suo ritmo cresce mi lascio andare e scivolo all’indietro sdraiandomi sul tavolo. Lui prende una mia gamba e se la porta sulla spalla, baciandomi la caviglia, il polpaccio e poi scendendo verso di me, per ricominciare con il mio seno e risalire di nuovo sul collo fino a tornare dentro la mia bocca. 
I ritmo aumenta, così come la forza delle sue spinte e sento che è vicino a venire, così come lo sono io.
Le sue mani ora sono aggrappate ai mie capelli con forza ed aggressività e l’intensità del suo penetrarmi mi fa muovere avanti indietro lungo l’elegante tavola in legno.
E mentre i suoi colpi si fanno furiosi sento di nuovo la sua voce. 
Le sue parole sono confuse, frammentate.
“Mai più ... oh Dio ... mai più..... non posso ... non più ... non ti lascerò andare mai  più ... non ti ferirò .. mai più... tu sei tutto per me ....”
La sua voce è disperata e spezzata dall’jntensità delle sensazioni, del nostro orgasmo imminente.
“Io ti amo Isabella .... e ... non ... voglio.... mai .... più ... rinunciare ...a.... te .... a .... noi....” 
Io riesco solo a guardarlo e a scuotere la testa, annuendo freneticamente. E poi sento il mio corpo contrarsi nel picco del piacere irreale che solo lui  con il suo corpo e le sue parole sa darmi.
Vengo, e le ondate di piacere sono così intense da farmi inarcare completamente e gridare mentre sento anche il suo orgasmo accompagnarsi al mio e riempirmi completamente
Rimaniamo così. Lui dentro di me ... gli occhi chiusi, il respiro affannato, completamente esausti per un minuto. E nella mia testa le sue parole girano facendomi sentire leggera ed emozionata e forte e piena di coraggio.
“Io ti amo Isabella.... Io ti amo Isabella .... Io ti amo Isabella.”
Poi ci guardiamo.
E lui ricomincia a parlare.
“Dobbiamo dirci tante cose . Ma prima facciamo un bagno e mettiamoci comodi .... abbiamo tutta la notte per stare insieme.”
I nostri corpi si separano. Con dolcezza fa scendere la mia gamba dalla sua spalla e mi prende in braccio, baciandomi il collo e portandomi nell’enorme bagno della sua suite.
Mi fa accomodare sulla poltroncina accanto ad un grande specchio.
“Spogliati” mi dice.
Apre l’acqua nella vasca.
Ci mette i sali e un olio da bagno al Sandalo. 
Ed inizia a liberarsi anche lui dei suoi abiti fino a rimanere gloriosamente nudo di fronte ai miei occhi.
Solo a quella vista avrei voglia di volargli addosso e ricominciare a cavalcarlo selvaggiamente.
Ma ha ragione lui abbiamo tutta la notte per noi.
Ci immergiamo nell’acqua calda della grande vasca, incapaci di allontanarci l’uno dall’altra.
Lui sotto di me, Io sdraiata su di lui, con la mia schiena lungo il suo petto La mia testa appoggiata di fianco al suo viso, sulla sua spalla, la sua bocca, accanto al mio orecchio.
E lì in quel silenzio, in quel calore, avvolti da quel profumo inizia a parlare con voce bassa.
“La sera in cui ci siamo conosciuti avevo litigato con lei.  Accadeva molto spesso anche per le ragioni più futili, perchè la verità era che non l’amavo non l’avevo mai veramente amata. Non ti ho mentito quando ti ho detto che ciò che è accaduto tra noi quella sera non mi era mia successo prima.... ma tu ... non so perchè ... fin dal primo istante ... eri diversa....”
Mentre parla la sua bocca così vicina mi bacia, il suo alito mi scalda, le sue braccia mi stringono forte.
“Quando ti ho rivista in azienda... mi si è fermato il cuore ... e quando tu hai visto Tanya e hai capito.... avrei voluto venirti incontro... abbracciarti ... far sparire quell’ombra di dolore dal tuo volto... dicendoti che non l’amavo .... ma mi sono spaventato ... come diavolo poteva essere che io sentissi il bisogno di giustificarmi ... di spiegarti ....  Non capivo i miei sentimenti per te ... non li ha mai davvero capiti fino al giorno in cui ....”
Chiudo gli occhi, sento che quello che mi sta per dire mi farà male.
“Avevo deciso di mettere fine al nostro ... gioco al massacro... troppi rischi, sensi di colpa.... sofferenza .... e..... ho pensato che l’unica maniera per allontanarti da me ... fosse .... con la crudeltà....”
“Edward ... ti prego....”
“No ... fammi continuare .....e quindi ... ho fatto ... quel che ho fatto... ma quando ho sentito il tuo sguardo su di me... quando ho visto l’orrore sul tuo volto ... ho capito che enorme errore avessi fatto... imperdonabile.... appunto... quello che volevo.... e quando ti ho trovata ubriaca e priva di sensi ... avrei voluto morire ... perchè io ti amavo ... io ti amo ...e odiavo quello che ti avevo fatto ... quello che avevo fatto a noi .....”
“Lo so Edward ... credo di averlo capito negli anni .....”
“e quando sei scomparsa ... il mondo intorno a me si è fermato.... per tre anni non ho vissuto veramente ...ti ho cercata per un pò ... poi ho lasciato perdere.... ti rispettavo e amavo troppo per .... forzarti a tornare da me .... ma ora che sei qui .... non ce la faccio .... non  è più possibile... e so che sarà difficile.... ma se sei qui con me ora .... Tu non lo ami vero?.....”
“No. Ma ho bisogno di capire .. di capire tante cose Edward .... tante cose che non so, che non mi hai detto ....Nemmeno tu la ami ... eppure allora come oggi tornavi da lei ... Dio ... Te la scopavi mentre scopavi me .. non riesco a capire.....”
“Per quanto possa essere ... incomprensibile... io non scopavo con te ... credo di non averlo mai fatto ..... con te è stato amore fin dal primo momento.... solo... non l’avevo capito .... non l’avevo riconosciuto ....”
“Ho sposato ... lei ... quando credevo che non avrei mai amato nessuno ... sull’onda di un terribile senso di colpa... che ha condizionato ... la mia vita .... C’è stato un .....incidente dieci anni fa..... lei ha perso i suoi genitori ed è stata in fin di vita per due mesi ....e la colpa era mia .... e .... nell’incidente ... era ferita gravemente ..... hanno dovuto fare  molti interventi.... non potrà mai avere di figli .... non ha più i suoi genitori ... ed è stata colpa mia .... come avrei potuto lasciarla..... mi ha sempre detto che le rimanevo solo io ... che ero l’unica persona che amava rimasta al mondo ... quella sera eravamo usciti tutti e quattro insieme.... e invece di riaccompagnarli a casa ... come era stato previsto ... ho ricevuto una chiamata ..e ..... Bella ... non sono mai stato un santo ... come ti ho detto .. non l’amavo... come non la amo ora ... all’epoca vedevo un’altra donna, Victoria..... mi ha chiamato per raggiungerla più tardi ... e per colpa di una scopata senza senso .... l’ennesima... la vita di Tanya si era trasformata in un inferno..... E’ stata colpa mia ... se non me ne fossi andato... se avessi guidato io ... forse tutto questo non sarebbe successo .... Il padre di Tanya aveva bevuto .. non era in grado ...e io avrei dovuto capirlo ... capire a che rischio li stavo esponendo ...Non ha visto il semaforo rosso .... ed un camion li ha presi in pieno.... e sono morti ....”
“Oddio Edward ... mi dispiace....”
“E da allora .. fino a che non ti ho incontrata... sono stato un buon marito ... non l’ho mai più tradita ....e per questo all’inizio ti odiavo ... perchè sapevo che non sarei più riuscito a tener fede al patto che avevo fatto con me stesso ...sentivo che avrei dovuto ripagare la loro vita con la mia .... ma non avevo capito che la mia vita a quel punto sei diventata ... tu ....”
Sento le sua mano scendere, accarezzarmi il seno, la pancia e infilarsi tra le mie cosce.
Mi accarezza in silenzio ora .... e mentre infila un dito tra le mie labbra, nel mio sesso gonfio, continua.
“Non posso cancellare quello che ho fatto a lei .... ma posso tentare di fare pace con me stesso... e tu sei la ragione per la quale lo voglio fare, ci voglio provare. Perchè ho capito davvero cosa vuol dire essere morto ... stare senza di te per me è come essere morto.. e sarò anche un bastardo egoista ma ora voglio vivere ...”
Le sue dita ora sono dentro di me e mi penetrano pigramente, giro il mio viso e interrompo il suo discorso, il suo dolore, e inizio a baciarlo lentamente profondamente.
Le sue dita pompano sempre più veloci. fino a farmi venire in braccio a lui.
Chiudo gli occhi.
“Anche io ti amo .E non rinuncerò più a te. Edward Cullen.”

8 commenti:

Francies Cullen ha detto...

"Gloriosamente nudo davanti ai miei occhi" mi ha fatta impazzire....e lo era davvero, leggendo tutto questo mare di benessere per occhi...corpo...mente e cuore. Un Edward che cede le armi e si manifesta in tutto il suo splendore mi ci voleva davvero....e quel finale...mmmm

roxlafredda ha detto...

Che dire non ho parole....leggere...ad ora di prenzo è molto ma molto controproducente...sicuramente mi si bloccherà la digestione.....mah.....grande....grandissima....bello, intenso, emozionale e molto erotico e sensuale....che dire.....ANCORAAAAAAAAA E PRESTOOOOOOOOO PLEASE....:)

mery robert ha detto...

Ho letto tutto due giorni ke dire...eroticamente sconvolgente ...nudo l'ho immaginato nella vasca e poi............stò impazzendo!aggiorna presto ne ho bisogno...

Anonimo ha detto...

semplicemente meravigliosa,nessun altro comm è possibile.maria50.

Anonimo ha detto...

Stupenda! Ma....ma finisce così? Ditemi di no....G

mammafelice ha detto...

ciao seguo la tua storia in silenzio,ma adesso è parecchio che non aggiorni,spero che la vorrai continuare è una bella storia,molto passionale sono curiosa del seguito

bedw ha detto...

Ciao, sono una new entry, la storia mi ha presa da subito ed in pochi giorni ho letto tutti i capitoli ma....come mai non hai più aggiornato? Hai sospeso la storia? Spero proprio di no perchè è molto intrigante ed emozionante!

federobi ha detto...

questa storia è veramente fantastica ,bella la trama e anche i personaggi ,veramente scritta bene .
Mi piacerebbe molto se potessi continuare ad aggiornare perchè sarebbe davvero interessante dare una possibilità di vita insieme
ed a riscattarsi ald Edwaed e a Bella.
Con grande stima come autrice sperando di poterti rileggere.